
L'azienda Edtech Chegg ha citato in giudizio Google, sostenendo che i riassunti dell'IA dei risultati di ricerca del colosso tecnologico hanno danneggiato il traffico e i ricavi di Chegg.
Nella causa, presentata presso il Tribunale federale del Distretto di Columbia, Chegg accusa Google di concorrenza sleale, in particolare di trattative reciproche, mantenimento del monopolio e arricchimento ingiusto. Google, secondo Chegg, costringe le aziende a fornire i loro contenuti per essere inclusi nella Ricerca Google, esercitando in modo sleale il suo potere di monopolio nella ricerca per trarre vantaggio dalla proprietà intellettuale di terzi.
Chegg sta cercando danni compensativi e altre forme di soccorso, nonché un'inibitoria sul presunto comportamento "illegale e ingiusto" di Google.
Chegg è solo l'ultimo editore a contestare gli sforzi di Google di inserire l'IA nella Ricerca Google. Diverse testate giornalistiche sostengono di aver visto un impatto sul traffico dai riassunti dell'IA di Google nella ricerca, che attingono da fonti in tutto il web per rispondere alle query degli utenti della Ricerca Google.
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